«Ad Amerigo Iannacone l’affetto e la stima per l’uomo, lo scrittore, l’amico. L’Associazione Culturale “Ad Flexum” nel giorno della presentazione di: “Oboe d’amore / Ama hobojo” e “Dall’otto settembre al sedici luglio”, augura a lui sempre piú luminosi ed appaganti orizzonti”. Il Presidente dell’Associazione Maurizio Zambardi – Il vice Presidente dell’Associazione Giuseppe Morgillo». Queste, le parole incise su una targa con cui l’Associazione Culturale “Ad Flexum” di San Pietro Infine ha voluto consegnarmi il 1° dicembre a San Pietro, in occasione della presentazione dei miei ultimi due libri “Oboe d’amore / Ama Hobojo” e “Dall’otto settembre al sedici luglio” (Ed. Eva, Venafro 2007) fatta rispettivamente da Aldo Cervo e Carmine Brancaccio per il primo e Giuseppe Napolitano e Maurizio Zambardi per il secondo.
È stata una serata all’insegna della cordialità e dell’amicizia, di fronte a una platea attenta, partecipe e a tratti commossa.
Fuori programma, interventi delle poetesse Ida Di Ianni, Sandra Cervone e Rossella Fusco.
Ecco il testo dell’intervento di Rossella: «“Oboe d’amore” – traccia d’amore nella poesia di Amerigo Iannacone, oboista solista. Amerigo-Orfeo del nostro tempo intona la sua poetica voce per riportare in vita i sentimenti, per ridestare assopite coscienze, per coltivare ciò che di importante contrassegna la nostra umana vicenda. Ma lui non si volta. Musico va per la propria via. Non guarda indietro neppure una volta perché ha fede nella poesia; ben sapendo che alla poesia, e soltanto a lei, è affidato il compito di riportarci fuori dagli inferi e nuovamente affidarci a madre terra. E la poesia-Euridice lo segue. Contraddicendo il mito non lo abbandona, perché la poesia non può tradire né punire chi con cuore e corpo dedito e sincero la ama e la serve. Questo lei ci chiede, di amarla e servirla in spirito e materia; trovando in Amerigo Iannacone un instancabile e talvolta solitario condottiero, che lotta per la poetica causa senza curarsi dei clamori e degli onori. Del resto Amerigo docet: la poesia è traccia d’amore, quanto piú invisibile tanto piú indelebile».
Ed ecco i versi estemporanei di Ida Di Ianni:
Rose rosse
Da Ida, Sandra, Rossella
Fiori per te
da noi tre
– ferma la rima
che non amo –
corolle feconde
di petali adulti
e pomi maturi
simboli orpelli
di vane carezze
delicate e antiche
come i versi
che sanguigni
percorrono la tua anima.